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Il catalogo illustra il percorso della mostra che, partendo dalla Pinacoteca "Bruno Molajoli" di Fabriano in cui vengono esposte circa novanta opere relative al contesto artistico umbro-marchigiano del XIV e XV secolo, si snoda nell'esplorazione di itinerari attraverso le chiese di Sant'Agostino, di San Domenico fino alla cattedrale di San Venanzio. Le numerose opere esposte, poco note al vasto pubblico, mirano a stabilire definitivamente le coordinate di una scuola marchigiana, e in particolare fabrianese, sviluppatasi sull'eredità di Giotto. In questo scenario ricco e vario trovano posto autori di fondamentale rilievo, a cominciare dal Maestro di Campodonico, artista potente e originale, dalle qualità formali ed espressive uniche nel panorama artistico del XIV secolo, sulla cui identità si indaga lungo traiettorie e suggestioni inedite; Allegretto Nuzi e Francescuccio di Cecco Ghissi, dal prezioso decorativismo antinaturalista e ai limiti dell'astrazione; Gentile da Fabriano, che si riappropria della tradizione giottesca rinnovandola e aggiornandola attraverso numerose influenze. Il nesso tra pittura e scultura è indagato grazie alla presenza di autori tra i più significativi del periodo, come il Maestro dei magi, le cui opere presentano un nesso con la pittura di Allegretto Nuzi la cui suggestione è quanto mai viva e presente.